Premessa
Teatro, fotografia, cinema… tutti diversi dialetti di una stessa lingua:
 la personalità. Nell’età adolescenziale definire la propria identità è 
tutto, è così importante che si ricorre spesso a maschere per correggere
 o cambiare ciò che non piace. La scuola è poi il luogo delle maschere 
per eccellenza, perché vi sono ragazzi molto diversi costretti a vivere 
fianco a fianco. Costretti perché divisi in gruppi, divisi da gusti, 
abitudini, tendenze ecc. In questo contesto diviene ancora più 
importante svolgere un lavoro sull’integrazione. Del resto come i 
dialetti sono sfumature della lingua, la personalità dell’adolescente 
non deve essere motivo di divisione ma di unione: proprio come hanno già
 fatto le arti del teatro, del cinema e della fotografia nel progetto 
“Una Scuola in Corto”. Quest’anno il progetto “Una Scuola in Giallo” 
vuole superare se stesso. 
Cine-Arte-Teatralità per svolgere un percorso di scambio e interazione 
che permetta ai ragazzi di mettere in gioco se stessi e non una qualche 
stereotipata maschera. Il lavoro di gruppo sul sé e sulla relazione non è
 solo propedeutico per la crescita della persona, ma serve a dare al 
ragazzo gli strumenti necessari a trovare la giusta disposizione verso 
la propria persona e la giusta collocazione nell’ambiente. Teatralizzare
 a tutto tondo, sentirsi per sentire e poter comunicare in modo sincero e
 quindi creativo, avvertendo lo scambio con l’altro non più come una 
minaccia ma come un’occasione di crescita comune.
Finalità
Il corso è specifico per adolescenti, perché finalizzato a potenziare 
tutti quegli aspetti della persona che riguardano la conoscenza e 
l’affermazione del sé, concentrandosi sul valorizzare la propria persona
 anche e soprattutto nello scambio creativo con l’altro, limando tutti 
quei comportamenti sviluppati come “difesa” e in verità limitanti, 
spesso nemmeno propri ma suggeriti da media o da altre figure più o meno
 invasive nella sfera del ragazzo. Da qui l’idea di creare un percorso 
assai gradito all’adolescente, dove la creatività viene stimolata e 
usata come mezzo per imparare a conoscersi e, soprattutto, a conoscere, 
senza alcun tipo di imposizione o limite. Il gioco drammatico sarà la 
chiave del percorso, perché attraverso di esso sarà possibile creare 
un’atmosfera di gioco nella quale sperimentare, sfogarsi e confrontarsi 
senza pressioni di sorta. Si inizierà con un percorso più conoscitivo, 
solo al termine del quale comincieranno le divisioni per gruppi e la 
produzione del corto.
Struttura del corso
Il laboratorio, che ha carattere multidisciplinare, intende lavorare in 
un due segmenti distinti con tre gruppi diversi, selezionati all’inizio 
dell’intero percorso.
Si formeranno pertanto un gruppo di attori, uno di scenografi ed uno di 
fotografi, che operaranno in modalità integrate per la buona riuscita 
generale del progetto.
La prima parte del laboratorio vedrà gli attori impegnati nell’approccio
 alla performing art, una modalità espressiva che comporta un’indagine 
sul Sé, in stretto rapporto con l’improvvisazione, la creatività e la 
scoperta delle proprie potenzialità.
Contemporaneamente gli scenografi creeranno degli oggetti di pura 
fantasia, rigorosamente monocromatici, che saranno gli unici manufatti 
utilizzabili dagli attori durante la performance finale, che mostrerà il
 personale riassunto del percorso svolto da ciascun ragazzo, e che verrà
 registrata su supporto video con l’ausilio del gruppo di fotografi, che
 avranno modo di apprendere i rudimenti della fotografia di scena 
durante il laboratorio, documentare i vari passaggi e la stessa 
performance finale.
Durante la seconda parte del laboratorio, gli attori proseguiranno il 
loro studio sull’educazione alla performance integrandolo con momenti di
 recitazione nel video giallo interattivo che verrà proposto come lavoro
 collettivo finale e che vedrà la partecipazione attiva del pubblico 
nella risoluzione.
Gli scenografi saranno pertanto impegnati nella realizzazione delle 
scenografie e dei costumi per il corto e il gruppo di fotografi 
documenterà, con fotografie e riprese video, il lavoro svolto.
Il corso avrà cadenza settimanale ed una durata di due ore a lezione, 
così suddivise: la prima mezz’ora i tre gruppi lavoreranno insieme, 
svolgendo alcuni esercizi e giochi volti a implementare la socievolezza,
 l’integrazione e l’ascolto dell’altro, poi si divideranno a seconda del
 gruppo d’appartenenza.
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Postato da Blogger su Il Teatro Impertinente il 11/05/2012 11:46:00 AM
